1
Non odi, Maestro? Risuona
il lago d’immenso fragor.
Non vedi? La fé ci abbandona
se tu non ci aiuti, Signor.
Già l’onde spumeggian furenti,
paura ci assale quaggiù.
Risvegliati dunque, non senti
la nostra preghiera, o Gesù?
Ritornello
Con fede ascoltiam la parola
che acquieta il mar,
che calma il ciel;
che toglie ogni affanno e consola:
egli è fedel! Egli è fedel.
2
Deh, guidaci al porto, Signore,
deh, salvaci tu, per pietà!
Il mare nel cupo fragore
in breve inghiottiti ci avrà.
Siam pochi, tremanti, smarriti,
e il duro lottar ci stancò;
e tu resti sordo agl’inviti
di chi in te sol confidò.
3
Siam giunti, siam salvi: oh portento!
Il mare a un suo cenno ubbidì;
un sol guardo suo sgridò il vento
che in brezza gentil s’addolcì.
E allor il fragore si tacque,
la barca tranquilla vogò.
Perdona, Gesù, se imperfetta
la fede abbiamo nel cuor.
4
Sul mare della nostra vita
non mancan tempeste quaggiù;
la mia navicella è smarrita:
deh, siedi al timone, Gesù!
E acquieta dell’alma il rimorso,
e calma del cuore il soffrir;
che io possa col tuo soccorso
al porto celeste venir.
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Inno di apertura.
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