1
Fra bei palagi e ville,
o dolce casa mia,
per umile che sia,
te predilige il cuor.
Tu con arcano incanto
m’attiri, mi conquisti,
che pari a te mai vidi
asil di pace e amor.
O dolce casa mia,
per umil che sia,
a te predilige il cuor.
2
O rude mia capanna,
te l’esule desia,
e nella nostalgia
t’invoca con ardore.
Invan lo adesca il mondo:
sempre ei sospira il giorno
del lieto suo ritorno
là dove è pace e amor.
O dolce casa mia,
per umile che sia,
te predilige il cuor.
3
Ma per gli azzurri cieli
di gemme tutta splende
un’altra casa, e attende
lo stanco viaggiator.
Dove la gioia è immensa,
dove ogni dono è eterno,
anch’io vivrò con Cristo,
il dolce Redentor.
Celeste casa mia,
sì, debol pur ch’io sia,
ti anelo con ardor!
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